Il cappello schiacciato, il baffo e lo sguardo languido e al contempo torvo, assassino. E soprattutto molto macho. Era Kevin Costner in Balla con i lupi, film del 1990 sbanca box office, prodotto, diretto e interpretato da lui stesso. Il picco della sua popolarità con sette premi oscar guadagnati, prima della catastrofe commerciale (175 milioni di dollari spesi e mai rientrati…) in cui rimase coinvolto in Waterworld nel 1995. Ventitrè anni dopo Costner è ritornato sul luogo del delitto, in pieno climax western, solo che questa volta non su un set cinematografico ma su quello tv.

È la miniserie Hatfield e McCoys su cui Giuseppe Feyles – il direttore di Rete 4 nonché «responsabile» dello sbarco italiano della saga di culto «very british» Downtown Abbey, ha puntato per la prima serata della rete cenerentola Mediaset, portandola in Italia (stasera alle 21.10 la seconda parte), proprio quando nessuno ci sperava più. E questo nonostante una qualità produttiva di notevole livello, un curriculum di premi alle spalle culminato con il Golden Globe assegnato come «migliore serie» nel 2013, portandosi a casa anche cinque Emmy Awards e diventando un caso a livello di ascolti: 14 milioni di spettatori su History Channell, il programma più visto di un canale via cavo.

A dirigerlo, chi si rivede, il redidivo Kevin Reynolds,il regista che diresse Costner in Waterworld, un rapporto turbolento culminato su quel set con la fine tempestosa di una ventennale amicizia. Ma il tempo lenisce tutto (o quasi), così Costner certo della bontà del progetto ha spedito la sceneggiatura a Reynolds convinto che il suo talento potesse dare «un tocco in più». E il risultato è davanti agli occhi, un plot potente e sapientemente girato: una saga familiare drammatica – basata su una vicenda storica vera – ambientata al termine della Guerra di secessione americana, ai confini tra Kentucky e Virginia, dove si scontrano – le famiglie Hatfield e Mc Coy.

A scatenare l’odio è l’omicidio di Asa Mc Coy nel 1865, da quel momento i due ex compagni d’armi William Hatfield (Kostner) e Randolp Mc Coy (Bill Paxton) si giurano eterna vendetta. E manterranno il bellicoso proposito attraverso esecuzioni, imboscate, incendi – ma ci sarà il tempo anche per una liaison tra i rispettivi nipoti Johnse e Roseanne. Una storia, girata per risparmiare sui costi in Transilvania, dall’impatto visivo molto violento e realistico, che si concluderà solo nel 1891, lasciando sul campo decine di giovani vite.

Kevin Costner grazie a questo centrato ruolo televisivo: «Tornare nel West – ha spiegato – è stato molto importante, andare in quei posti per me è come un’immersione nell’acqua santa», ha visto rilanciata alla grande la sua carriera sul grande schermo. Sarà infatti accanto a Chris Pin in Jack Ryan: L’iniziazione, tratto dai romanzi di Tom Clancy, diretto da Kenneth Branagh, nel cast anche Keira Knightley e lo stesso Branagh.