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Kollwitz, il dolore lascia il posto alla stanchezza, e non è solo per Peter

Kollwitz, il dolore lascia il posto alla stanchezza, e non è solo per PeterKäthe Kollwitz, «Die Witwe II», da «Krieg», 1922, pubblicato nel 1923

Le immagini della guerra: Käthe Kollwitz Colpita negli affetti più cari da due guerre mondiali, l'artista di Königsberg rispose cruda, ancestrale, materna

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 21 agosto 2022
Käthe Schmidt nasce a Königsberg, l’odierna Kaliningrad, in Prussia, nel 1867. È la terza di quattro figli. Cresce in una famiglia protestante e socialista, tra letture dei classici ad alta voce e i sermoni del nonno predicatore. Adora Goethe e le poesie del rivoluzionario Ferdinand Freiligrath, e non fa che disegnare perché vorrebbe fare la pittrice: senza indugi, il padre la spinge a prendere lezioni dai migliori artisti in città. Ha solo diciassette anni quando si trasferisce a Berlino per frequentare la Scuola artistica femminile. Mentre per le sue coetanee s’apparecchiano matrimoni, Käthe ha una piccola pensione e una vita...
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