La Juventus si tira fuori dalla Superlega. E’ un’indiscrezione, anche se arriva sia da Marca che da As, i quotidiani spagnoli più vicini al Real Madrid, ovvero uno dei club fondatori di una lega esclusiva di top club – progetto nato e fallito nell’arco di poche ore – nella primavera di due anni fa, che ha visto il coinvolgimento anche della società bianconera. Da allora è partito il corpo a corpo con l’Uefa, che mai ha accettato il disegno di una lega europea senza il suo cappello, da sette miliardi di euro annui di montepremi, che di fatto avrebbe svuotato di valore sia la Champions League che i campionati nazionali. Se confermato, è il passo che l’Uefa ha chiesto, se non preteso, per evitare di mettere il carico sulla Juventus dopo il doppio processo sportivo per le plusvalenze fittizie

IN ATTESA di sapere se la Superlega continuerà a sopravvivere, la Juventus si vede costretta ad accettare un altro patteggiamento: il passo indietro dalla competizione costruita a tavolino con Real e Barcellona, sostenuta con forza dal presidente Andrea Agnelli davanti alle minacce dell’Uefa, in cambio della mancata squalifica per diversi anni dalle competizioni europee. Anche in questo caso, dopo la scelta di patteggiare con la giustizia sportiva italiana per la “manovra stipendi”, si vede la mano del nuovo corso: sconfessata la linea Agnelli, si “patteggia” anche con l’Uefa. As scrive che “il direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino, ha inviato una lettera al Real Madrid per chiedere un incontro con il club blanco e con il Barcellona per discutere il tema relativo al disimpegno della società torinese”. “Nella lettera, il direttore generale della Juve evidenzia che la Uefa minaccia di espellere la società torinese per 5 anni dalle competizioni europee a causa delle vicende in cui è stata coinvolta nelle ultime stagioni”. Un dietrofront quindi praticamente obbligato: cinque anni di assenza nelle coppe europee avrebbero decretato un ridimensionamento storico del club bianconero.

SE CONFERMATO, è il passo che l’Uefa ha chiesto, se non preteso, per evitare di mettere il carico sulla Juventus dopo il doppio processo sportivo per le plusvalenze fittizie che ha prodotto la penalizzazione in campionato, con qualificazione finale alla Conference League. Con l’uscita volontaria della Juve dal progetto Superlega, non dovrebbe arrivare l’esclusione dalle coppe europee a questo punto neppure per un anno, un provvedimento che è decisamente nell’aria, anche se la certezza dovrebbe arrivare entro una decina di giorni. La Juve giocherà la Conference League. Ma ha corso il rischio di assentarsi dalla Champions almeno per cinque anni.