Al mattino, nella conferenza stampa che segue l’incontro con Giuseppe Conte, il presidente uscente della commissione europea Jean-Claude Juncker è serafico e rilassato. Semaforo verde sul memorandum con la Cina. Nessuna pressione sulla Tav: «E’ un progetto tecnico, non ideologico». Conclude addirittura assicurando che «tra l’Italia e la commissione europea è grande amore», anche se non si risparmia una frecciata: «Bisogna assolutamente dirlo a tutti i ministri italiani». QUALCHE ORA DOPO, nell’intervista alla radio EuranetPlus, i toni sono ben diversi. «Alcuni ministri italiani sono dei bugiardi. Mentono ai cittadini sui sostegni che l’Europa ha dato all’Italia», sbotta Juncker e prosegue...