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Jovanotti ad Asmara

Tube Attack BAIDISINA India, 2019, 4’16” musica: Bitu Narzary regia: Deepak Dey giudizio: classico La prima ad entrare in campo è una BMW sportiva che attraversa un ponte sovrastante Guwahati, nello stato […]

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 5 gennaio 2019

BAIDISINA

India, 2019, 4’16”

musica: Bitu Narzary

regia: Deepak Dey

giudizio: classico

La prima ad entrare in campo è una BMW sportiva che attraversa un ponte sovrastante Guwahati, nello stato di Assam. A bordo c’è Bitu Narzary, che canta in playback solo verso metà del video, mentre in montaggio alternato un ragazzo e una ragazza (Hirok e Fern) amoreggiano in location lussuose, tra cui la piscina di un hotel. Baidisina, come buona parte dei clip indiani, è un mix tra uno spot di automobili e filmati da ente promozione turistica (e sono quelli più influenzati dai canoni statunitensi). Ma vi è poi un altro tipo di produzione, a seconda degli stati e delle municipalità, dallo stile marcatamente bollywoodiano con costumi colorati e coreografie tradizionali. A parte rare eccezioni, di originalità ce n’è davvero ben poca.

CHIARO DI LUNA

Italia, 2018, 4’

musica: Jovanotti

regia: Younuts!

giudizio: classico

Jovanotti in trasferta eritrea, ad Asmara, dove ha ambientato il videoclip di questo romantico singolo. La narrazione è classica e minimale: una parrucchiera e un meccanico flirtano sullo sfondo di una città segnata dalla colonizzazione italiana, con la sua notevole architettura modernista degli anni ’30, dal cinema Impero alla stazione di servizio Fiat alla Farmacia Centrale. Il musicista compare nelle diverse location, giocando a biliardo in un bar o attraversando le strade in motocicletta, ma soprattutto esibendosi in concerto sul palco del Cinema Roma, luogo in cui i due protagonisti si ritrovano. “E’ un assurdo, stranissimo, bellissimo posto che da noi è come un rimosso collettivoma mi ha toccato il cuore”, ha affermato Jovanotti affidando ancora una volta al duo romano Younuts! la realizzazione di un video interessante ma che non emoziona più di tanto.

TURBO

Francia, 2011, 4’

musica: Sefyu ù

regia: Nathalie Canguilhem

giudizio: bello

Un cimitero di velivoli abbandonati in mezzo al deserto, tra le carcasse delle fusoliere si aggirano skateborder e bikers, mentre il rapper di origine senegalese performa il suo brano. Gare, Inseguimenti, numeri acrobatici, esplosioni, il tutto filmato con carrellate e riproposto con un montaggio incalzante per esaltare ancor di più azione e movimento, insomma un brano e un video “turbo” di nome e di fatto. A dirigere questo rocambolesco e energetico videoclip ci pensa la navigata filmmaker francese Nathalie Canguilhem, autrice di molti altri music video e di famose pubblicità di moda.

SANTU PAULU

Grecia, 2010, 5’36”

musica: Encardia

regia: Aggelos Kovotsos

giudizio: cult

Gli Encardia sono un gruppo musicale greco piuttosto anomalo, dal momento che il loro repertorio è basato su musiche popolari del mediterraneo ma soprattutto del meridione italiano. E il brano Santu Paulu, difatti, non è altro che una pizzica salentina reinterpretata dagli otto componenti della formazione. Il videoclip di Kovotsos è naturalmente girato in Salento e alle immagini di oggi si mescolano frammenti del prezioso documentario etno-antropologico sui tarantati realizzato da Gianfranco Mingozzi nel 1962. Il confronto tra la simulazione performata e la realtà non disturba, ma stona un po’ l’inserimento delle sequenze degli Encardia che suonano live. E, tuttavia, per essere il promo di un brano folk (genere poco supportato dalla videomusica), Santu Paulu assolve dignitosamente alla sua funzione.

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