Johnny…we’re sorry, won’t you… come on home?
L'impaziente inglese La prima volta che ho visto Johnny Depp, l’attore hollywoodiano veniva mangiato dal suo letto e poi il suo sangue veniva vomitato, spruzzato dappertutto, arrivando a ricoprire i muri della […]
L'impaziente inglese La prima volta che ho visto Johnny Depp, l’attore hollywoodiano veniva mangiato dal suo letto e poi il suo sangue veniva vomitato, spruzzato dappertutto, arrivando a ricoprire i muri della […]
La prima volta che ho visto Johnny Depp, l’attore hollywoodiano veniva mangiato dal suo letto e poi il suo sangue veniva vomitato, spruzzato dappertutto, arrivando a ricoprire i muri della sua camera da letto. Era il primo Nightmare- dal profondo della notte di Wes Craven e Depp era uno degli adolescenti che venivano fatti fuori dall’assassino da incubo Freddy Krueger. Era una faccia fra le altre in Platoon di Oliver Stone ma non lasciò un grande impatto, almeno fino al 1990 quando apparve come protagonista in Edward Mani Di Forbice di Tim Burton con cui ha fatto altri otto film. Come una versione acida della Disney (fino a quando non ha iniziato a lavorare per la Disney), Burton offriva quel misto perfetto di arte e successo commerciale, dando a Depp la possibilità di perdere se stesso nel Cosplay, guadagnare un sacco e farsi un proprio pubblico.
Depp era bello ed in coppia con Winona Ryder in un momento troppo perfetto per essere vero. Aveva una grande passione per la musica e per la commedia televisiva inglese e infatti ogni tanto partecipava a sorpresa in vari episodi. Quando recitava in ruoli più seri c’era un vuoto che in Donnie Brasco o Dead Man risplendeva. Sicuramente, un bel «vuoto». Ma più recitava un ruolo ‘normale’, più anonimo diventava. Mi torna in mente l’attore comico britannico Peter Sellers che non esisteva al di fuori dei suoi ruoli esagerati. Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi era l’Ispettore Clouseau di Depp: un piccolo ruolo comico che diventa più famoso dei film e ha portato Depp ad un altro livello, permettendogli di chiedere milioni per l’ingaggio ma spingendolo ancor di più verso l’esagerazione e il trucco.
Questo per me è stato un gran peccato. I film che mi piacciono di più sono un equilibrio fra la realtà e la fantasia. Nel Conte di Rochester in Libertine, per esempio, Depp ha dato il meglio di sé ma il film è stato oscurato da chi voleva che Depp continuasse lungo un percorso più commerciale. Anche Ed Wood ha abbinato la fantasia ad un mondo banale e ordinario, il miglior film Depp-Burton. Oggi Sparrow è scaduto e Depp ha provato più volte a tornare a rivestire i panni di attore serio. Black Mass – L’ultimo gangster non è stato il successo che voleva e adesso i suoi film arrivano – City of Lies – L’ora della verità – e se ne vanno senza recare disturbo. Non ha certamente aiutato il fatto che negli ultimi anni una serie di storie imbarazzanti – quando non inquietanti – di eccesso e violenza abbiano fatto scalpore. Ora, con Il Professore Depp fa una versione dell’Attimo Fuggente con in più il valore aggiunto del cancro terminale alla Hollywood ma è impossibile vedere questo ‘carpe diem’ pronunciato da una celebrità che ’carpe diem’ da decenni, senza che ci venga voglia di vomitare sangue. È la triste fine di un attore che sembra esausto ma che per ovvi motivi non vuole dormire.
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