La presenza di John Paul Jones era il richiamo «a sorpresa» del festival torinese, sia per il passato prestigioso nel gotha del rock – bassista nei Led Zeppelin, produttore e arrangiatore per gente del calibro di Brian Eno, R.E.M, Paul Mc Cartney e in tempi più recenti nel supergruppo Them Crooked Vultures – sia per la capacità di muoversi su territori musicali ben diversi. C’è addirittura un’opera – The Ghost Sonata – fra i suoi lavori più recenti. Ma nel capoluogo piemontese il musicista britannico è arrivato non da solo ma in compagnia, come membro dei Tres Coyotes. Una sola...