La semplicità non appartiene né all’ascolto delle sue composizione né alla critica della sua opera. Dunque è la complessità che ha consentito a John Cage di essere tra i musicisti e i compositori del Novecento quello che ha saputo di più esplorare mondi sconosciuti. A lui si devono 4’33’, partitura che dà esplicite indicazioni agli esecutori di non suonare, quindi di ascoltare il silenzio o i primi esperimenti musicali per pianoforte preparato. Ma, Cage è stato anche un ottimo didatta e instancabile scrittore e conversatore. Non lesinava parlare ad allievi e a più sorvegliati interlocutori, critici o studiosi che fossero;...