Jazz al fronte, la strategia in una nota
Alina Bzhezhinska, arpista ucraina emigrata nel Regno Unito
Alias

Jazz al fronte, la strategia in una nota

Storie/L’impatto spesso decisivo della musica afroamericana nei periodi bellici. Occhio al ruolo di Jim Europe durante la prima guerra mondiale Un genere utilizzato in passato come arma di propaganda e per allietare le truppe. Oggi tocca anche a rock, pop e classica insistere per la pace
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 16 aprile 2022
Non c’è solo l’Ucraina: sono circa quaranta le guerre in corso oggi nel mondo, che toccano l’Asia, le Americhe e soprattutto l’Africa. E le guerre, si sa, oltre vittime inermi e danni ecologici, riguardano anche il patrimonio artistico-culturale, dalla distruzione fisica di beni materiali (palazzi, teatri, biblioteche) a diaspore e olocausti dove, a pagare con la vita, sono pure gli artisti che fanno della resistenza o del pacifismo una bandiera espressiva. Le guerre vengono altresì vissute e raccontate da letteratura, cinema, teatro, musica, arti visive, in presenza o in diretta, a rimanere testimoni indelebili e simboli duraturi di tragedie collettive...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi