“Devi comportarti come se fosse possibile cambiare radicalmente il mondo e devi farlo costantemente”: questo era l’invito di Angela Davis ed anche il faro del prezioso festival Jazz a Luz, un’utopia realizzata da ventinove anni lungo le strade di un paese di nemmeno mille abitanti. Nel cuore del Pays Toy, una delle sette vallate dei Pirenei francesi, quattro giorni di immersione totale nelle musiche creative, spaziando dal jazz al folk tradizionale, dall’elettroacustica alle fanfare di strada, dal noise più ispido alla musica a cappella, in formati variabili dal solo  fino alla big band. È soprattutto sulle possibilità del duo che...