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Brivido pop, addio a Jane Birkin

Brivido pop, addio a Jane BirkinJane Birkin dalla copertina dell'album «Jane Birkin/Serge Gainsbourg» (1969)

Miti/Se ne è andata a 76 anni l'attrice e cantante, nota per aver partecipato con Serge Gainsbourg, alla realizzazione di «Je t’aime… moi non plus», tra i brani più controversi e censurati di sempre

Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 luglio 2023

Se ne è andata a 76 l’attrice e cantante inglese naturalizzata francese Jane Birkin, trovata senza vita in casa. Nel 2002 si era ammalata di leucemia e nel 2021 aveva avuto un infarto; per tutta la carriera – nonostante un’ampia filmografia e discografia – il suo nome è rimasto legato indissolubilmente al singolo Je t’aime… moi non plus, uscito nel 1969, censurato nel nostro paese e in Gran Bretagna, cantato/sospirato in coppia con l’ex compagno Serge Gainsbourg che in origine l’aveva scritta per Brigitte Bardot (quella versione verrà incisa, accantonata e pubblicata solo nel 1986).

Birkin è stata tra le figure più riconoscibili della swinging London, nota per essere apparsa in film come La truffa che piaceva a Scotland Yard (1966) o Blow-Up (1966, famosa la scena in cui compare in topless), il film di Michelangelo Antonioni. Nel 1968 sul set del film francese Slogan aveva conosciuto Serge Gainsbourg a cui per 13 anni resterà legata sentimentalmente (non si sono mai sposati, nonostante alcune fonti sostengano il contrario) e artisticamente.

I due si trasferiranno in Francia e Birkin dirà: «Parigi è diventata la mia casa; mi hanno adottata, gli piace il mio accento». Che, infatti, soprattutto su disco, si trasformerà in uno dei suoi tratti più caratteristici. Nel ’71 la stessa voce soffusa e sensuale – altra sua caratteristica – di Je t’aime… si avvertirà anche in Histoire de Melody Nelson, capolavoro di Gainsbourg, tra versificazioni, incursioni funk e grandi orchestrazioni. Sempre nel ’71 nascerà la figlia Charlotte Gainsbourg. Sette anni dopo, Birkin pubblica l’album Ex-fan des sixties, con canzoni tutte scritte da Gainsbourg, inclusa quella che dà al disco quel titolo così emblematico. Con un testo ancora più illuminante, in cui si menzionano Beatles, Jimi Hendrix, Shadows, Brian Jones, Doors e tanti altri artisti e lei che si chiede dove sono andati quei folli anni Sessanta, tutti quei nomi, tutti spariti, tutti diventati idoli. Fine di un’era, anche la sua. Oltre a Charlotte, Jane Birkin, che è stata sposata con John Barry, il compositore delle colonne sonore di 007, ha avuto altre due figlie: Kate Barry (morta nel 2013) e Lou Doillon, avuta con il regista francese Jacques Doillon.

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