Dopo la maggioranza, il dibattito sullo ius sol adesso divide anche il Movimento 5 Stelle. In un’intervista a Repubblica Paola Taverna ha escluso la possibilità che in autunno, come auspicato dal segretario del Pd Erico Letta, si possa cominciare a discutere della riforma della cittadinanza. «Penso che con il presidente Conte sapremo trovare una sintesi che tenga conto sia del multiculturalismo, sia di corrette politiche di integrazione – ha spiegato la vicepresidente del Senato -, ma credo che nell’attuale situazione politica ci siano altre priorità».

Non che sia una novità. Ogni volta che si affronta un argomento che ha a che fare con l’immigrazione, anche se molto indirettamente come in questo caso, salta fuori un’anima del Movimento che comincia ad agitarsi. Non a caso tre disegni di legge che, se esaminati e riuniti in un unico testo potrebbero permettere a più di un milione di ragazzi figli di immigrati di diventare cittadini italiani, sono fermi alla Camera da più di un anno.

Nel Movimento le parole di Taverna non sono piaciute a tutti e seppure senza aspre polemiche non sono mancate le reazioni. «Convengo con lei sul fatto che ci siano delle urgenze e delle emergenze pratiche a cui dare risposta, ma i diritti non vanno mai sospesi. Abbiamo le energie per fare l’una e l’altra cosa», dice ad esempio la senatrice Alessandra Maiorino aggiungendo di essere pronta ad aprire un tavolo sulla cittadinanza. «E’ una questione che non c’entra nulla con la sicurezza o con il contrasto con l’immigrazione clandestina – prosegue facendo riferimento a Matteo Salvini.-. Chi lo sostiene fa becera campagna elettorale sulla pelle di ragazzi e ragazze che si sentono al 100% italiani». E anche per Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari costituzionali dove si trovano i tre ddl, «non si può eludere una nuova legge sulla cittadinanza».

Meno concilianti verso le parole di taverna, i commenti che arrivano dal centrosinistra. Il dem Filippo Sensi si dice non sorpreso dalle affermazioni della vicepresidente del Senato e liquido il tutto con un «sono loro, sempre loro, prima, dopo e durante». Per il deputato di LeU Erasmo Palazzotto, invece, «chi dice che lo ius soli non è una priorità vive sulla Luna o non è mai entrato in una scuola». Infine il segretario del Pd Enrico Letta, per il quale quella sullo ius soli è una battaglia dalla quale non si può prescindere: «Riguarda centinaia di migliaia di ragazzi che sono italiani a tutti gli effetti ed è veramente uno scandalo non dargli la cittadinanza».