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Irlanda Italia 46-7, azzurri ancora una volta ko nel Sei Nazioni

Irlanda Italia 46-7, azzurri ancora una volta ko nel Sei Nazioni

Sport Il team di Brunel travolto a Dublino dall'Irlanda. La Francia batte la Scozia. Oggi Inghilterra-Galles

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 8 marzo 2014

Punti incassati: 46. Mete subite: 7. Differenza punteggio: 39 punti. Una bella meta di Leonardo Sarto, di quelle che mettono a segno le grandi ali; un primo tempo più che apprezzabile; un secondo trascorso a tappare i buchi in una diga difensiva che poco per volta è  venuta giù. Questa è la storia di Irlanda-Italia, finita 46-7, una disfatta che ha rispettato in tutto e per tutto i pronostici della vigilia.

Troppo forte l’Irlanda che sabato prossimo va a Parigi con il vento in poppa e una differenza punti di +81 che la avvantaggia in caso di parità in classifica. L’Inghilterra, sua avversaria diretta, dovrà prima sconfiggere oggi il Galles e poi scendere a Roma per l’ultima partita. Qualcuno potrà obiettare sulla furbizia e malizia degli irlandesi, che per tutto il match hanno disturbato la difesa azzurra con dei blocchi illegali mai rilevati dall’arbitro Nigel Owens e dai suoi collaboratori, ma resta il fatto che i ramarroni verdi hanno dominato la partita: 73 per cento di possesso palla nel primo tempo, quando l’Italia ha cercato di giocarsela alla pari, 78 per cento nella seconda parte di gara. E ancora: 245 passaggi effettuati contro gli 88 degli azzurri, gestione micidiale delle maul. L’Italia è stata aggredita, sfiancata e alla fine demolita. Lo certifica la sequenza delle mete: 6 (Jonathan Sexton), 24 (Leonardo Sarto), 37 (Andrew Trimble), 52 (Cian Healy), 59 (Sexton), 68 (Sean Cronin), 77 (Fergus McFadden), 80 (Jack McGrath). E’ una striscia che racconta lo sgretolamento fisico e mentale al quale la squadra azzurra è stata sottoposta, nonostante la sua buona volontà , lo spirito combattivo (208 placcaggi effettuati, una fatica immensa, contro i 75 degli avversari) e alcuni momenti di bel gioco quando nel primo tempo ha avuto la capacità di portarsi in attacco.

La differenza dei valori in campo è stata netta e indiscutibile: più qualità di gioco, miglior gestione del pallone, più soluzioni a disposizione. E poi c’ era in campo il gran fuoriclasse. Brian O’Driscoll ha disputato ieri la sua ultima partita davanti al proprio pubblico: 132 caps con la maglia verde, più 8 con quella dei Lions. Chi scrive lo vide giocare la prima volta nel 2000, l’anno in cui l’Italia esordì nel Sei Nazioni. Il divino BOD aveva esordito un anno prima con la sua nazionale e quel giorno a Dublino mise a segno una meta, una delle tante (46) di una carriera incredibile. Da quando esiste il Sei Nazioni, Brian O’Driscoll è sempre stato lì dispensando grazia, abilità, intelligenza. Ieri ha messo lo zampino in tre delle quattro mete che l’Irlanda ha segnato finché lui è  stato in campo: due assist, un paio di passaggi incredibili, i soliti angoli di corsa di chi sa di poter infilare qualsiasi pertugio e gabbare chiunque. E’ uscito dopo un’ora con l’intero Aviva Stadium in piedi ad applaudirlo, e poi se n’è stato lì seduto, sereno e sorridente e inquadrato con amore dalle telecamere. Lo aspettiamo a Parigi per il gran finale.

L’Italia adesso ha una settimana per preparare il match con l’Inghilterra all’Olimpico. Ritroverà forse i suo capitano Parisse, ma intanto c’è da appuntare la bella prova di Paul Derbyshire e quella di Tito Tebaldi in mediana. Sabato sarà un’altra storia: mai battuti, gli inglesi, e perché non provarci?

Al Murrayfield di Edimburgo la Francia riesce a strappare una faticosa vittoria (19-17) contro la Scozia. A decidere il match un calcio di punizione di Doussin a due minuti dal fischio finale. Gli scozzesi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per 14-9 grazie a due mete di Hogg (12) e Seymour (21 mentre i punti francesi erano giunti dai calci di Machenaud. Nel secondo tempo vantaggio francese con un meta coast to coast di Huget, lesto a intercettare un passaggio di Weir, poi scozzesi nuovamente avanti con un piazzato di Weir, ma incapaci di incrementare il vantaggio in occasione di due altri penalty. Nel finale il sorpasso-beffa dei transalpini. Sabato l’ultimo turno con Italia-Inghilterra, scozia-Galles e Francia-Irlanda.

 

 

 

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