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Io perdono, Dio no

Io perdono, Dio no

Il colonnino infame Adamo va al redentore...

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 25 novembre 2023

Terra, fuoco, mari, monti, pesci, uccelli… soddisfatto?
Sì, l’Onnipotente, d’aver creato dal nulla tante belle cose, era proprio soddisfatto. Quei due buffi bipedi poi eran proprio bellini. Non a caso uno dei due l’aveva pure fatto a sua immagine e somiglianza.
Li sistema così in un posticino tranquillo, senza predatori, vicini molesti o parenti stretti. E all’inizio tutto fila liscio. Poi quello col pisello inizia a menare quella con le tette. L’Onnipotente ci pensa su. E per fargli distinguere il bene dal male, gli manda un serpente con una mela.

Magari era meglio una semplice ramanzina, ma tant’è: l’agente provocatore porge dunque la mela a Eva, quando arriva Adamo le molla un manrovescio, gliela strappa dalle mani e se la pappa. La fine è nota: calci in culo e tutti e due su questa valle di lacrime; con Eva tutto il giorno a sgobbare e Adamo sempre in osteria a bere, giocare a carte, a fare a gare di rutti e a chi piscia più lontano.
A notte fonda poi, quando lui torna a casa ubbriaco, giù botte da orbi, che l’Onnipotente ha fatto ME a sua immagine e somiglianza, mica te, fottuta costola! Questo l’andazzo, con Eva che tutti quei lividi dice a tutti che sbatte sempre nelle porte pure che le porte ancora non esistono.

Un giorno, all’ennesimo pestaggio, lei piglia una pietra e CRAK! gli spacca la capoccia. Amen. Adamo si ritrova così all’altro mondo, riapre gli occhi e vede un grande vecchio con la barba: l’Onnipotente? «No, io smisto solamente,» bofonchia il vegliardo scorrendo un elenco, «Adamo, Adamo, Adamo… ecco qua, aggressioni, percosse, lesioni multiple, violenze carnali… giovanotto qua siamo messi maluccio: ok, via la cighia dei pantaloni, via le stringhe delle scarpe e pure la maglia che la sotto fa un bel calduccio…».

«Ma di che parli nonnetto?» salta su Adamo, «io non mi levo un bel niente, quella è solo una femmina mica come noi due che siamo fatti a Sua immagine e somiglianza. Io voglio parlare con l’Onnipotente!» L’uomo dalla lunga barba bianca getta gli occhi al cielo: eccone un altro che ha pigliato ‘o cazzo p’ ‘a banca ‘e ll’acqua, vabbè vai, vai… e gli indica una grande scalinata. PANT! PANT! PUFF! PUFF! Arriva in cima senza fiato Adamo ed è investito da una luce accecante che avvolge appunto l’Onnipotente.
Il tempo di abituare gli occhi… grande occhio triangolare? No: due occhi con lunghissime ciglia; barba bianca? No: due belle labbra carnose; un lungo pisello? No-o: un bel paio di magnifiche tette! GASP! Tale e quale a Eva!

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