Lavoro ambizioso sin dalla copertina, dove l’interprete milanese gioca con maschere e clown su un elegante progetto grafico curato da Mauro Balletti. Io dentro – io fuori, doppio album che vedeva nel 1977 Ornella Vanoni interagire con i New Trolls, fu uno dei molti dischi ispirati e creativi incisi dall’artista in quei vorticosi anni. Solo dodici mesi prima, realizzava – con la collaborazione di Sergio Bardotti, La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, capolavoro «in trio» insieme a Vinícius de Moraes e Toquinho. L’album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia. Non solo musica ma anche ironici colpi di testa: come un servizio sexy per Playboy per il quale chiede come compenso, al posto del denaro, una sfera dell’artista Arnaldo Pomodoro con il quale nasce una profonda amicizia.

Insomma, un lavoro ricco e eterogeneo, armonicamente complesso, e che vive anche sugli incastri vocali fra Ornella e il gruppo genovese incredibilmente a proprio agio.

MA L’ALBUM con la band genovese ha un posto a parte nella sua discografia. Non fu compreso come avrebbe invece meritato, mentre andò benissimo la serie di concerti che vedeva la diva e la band protagonisti nei teatri della penisola. Disco che rivela un’anima pop e soul inusuale per Ornella che si lascia trascinare dai New Trolls in gran spolvero – stanno vivendo all’epoca un forte rilancio commerciale – ma non rinuncia ad ardite sperimentazioni. Insomma, un lavoro ricco e eterogeneo, armonicamente complesso, e che vive anche sugli incastri vocali fra Ornella e il gruppo genovese incredibilmente a proprio agio. Tutti pezzi originali tranne due riprese di brani di Chico Buarque tradotti in italiano da Bardotti: Tatuaggio (Tatuagen) e Occhi negli occhi (Olhos nos olhos) che danno modo a Ornella di riconfermarsi interprete rigorosa e coinvolgente del repertorio brasiliano, e Quale allegria di Lucio Dalla, che riproporrà in più di un’occasione durante i suoi concerti.

DOPPIO DISCO – uscirà sia in versione singola che doppia – dalle anime diverse; più intimista Io dentro più spregiudicato Io fuori, che risente anche di atmosfere disco. E per gli amanti del genere – i sei minuti di Ti voglio suonano come imprescindibile tormentone sul dance floor con Ornella alle prese con un testo malizioso: un botta e risposta con il falsetto di Nico Di Palo sostenuto da una sezione d’archi. Pubblicato in edizione limitata su cd nel 1989 era sparito dalla circolazione, meritoria quindi la riedizione della Nar – anche su doppio vinile – che già lo scorso anno aveva rilasciato in un cofanetto i 4 volumi di Oggi le canto così.