Inventariare il Maggio
Giulio Coltellacci, Prodigi dell’invenzione: è il quarto quadro per l’azione coreografica Excelsior di Luigi Manzotti, musiche di Romualdo Marenco. Venne rappresentata al Maggio Musicale nel luglio del 1967
Alias Domenica

Inventariare il Maggio

«I Disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino», da Olschki Continua (siamo al decennio 1963-’73) l’inventario di bozzetti scenografici, schizzi d'abiti e di costumi, a cura di Moreno Bucci: un atto d’amore all’istituzione e alla città. Cagli, Maccari, Pizzi, Tosi, Coltellacci, ma pure Luzzati nel 1964 espressionista voluto da Vlad, e le pagine semibianche del 1966 «alluvionato»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 gennaio 2018
Gli inventari soffrono in genere di un immeritato discredito. Eccezion fatta per studiosi e collezionisti, il grosso del pubblico non esita ad attribuirgli l’anfanante erudizione di quei i lavori specialistici fatti per ispirare un’ammirazione fredda e contegnosa. Lo stesso Tommaseo-Bellini (il dizionario che D’Annunzio teneva alla Capponcina) riporta fra i significati di «inventario» quello spregiativo di «enumerazione arida, tediosa, minuta». Eppure dalla raccolta di schede e documenti, dal loro semplice accostamento si emana alle volte più vivo calore che non da certe pagine di critica propriamente detta: come se gli oggetti, per lungo tempo separati, nel trovarsi finalmente riuniti, si...
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