Inaugura anche idealmente l’esposizione di cinema italiano alla Mostra di Venezia un materiale da maneggiare con cura: Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino di Tatti Sanguineti. Si incrociano dialogando a tu per tu l’esponente di una generazione che ha fatto del cinema il suo punto di osservazione, amore senza riserve per un mezzo carico di sottintesi, lavoro politico costante e capillare e un personaggio diventato «storico» fin dalla sua giovinezza, altrettanto appassionato e intransigente in ambito politico (e devoto) da farne il nemico per eccellenza, il diavolo in persona (definizione che non ha mai mancato di sorprenderlo, viste...