Lavoro

Integrazione alla Cig e articolo 18 per i lavoratori ex Wärtsilä

Integrazione alla Cig e articolo 18 per i lavoratori ex Wärtsilä

Trieste La Innway rileva gli stabilimenti di Bagnoli della Rosandra

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 10 luglio 2024

A rilevare lo stabilimento di Bagnoli della Rosandra dove per qualche decennio Wärtsilä aveva prodotto motori navali per poi annunciare di voler dismettere la produzione, è la newco partecipata di Msc, la Innoway Trieste: si produrranno vagoni ferroviari per il trasporto merci.

Dopo un primo coinvolgimento di Ansaldo Energia, che qualche mese fa si era però sfilata, è stato il colosso italo-svizzero di Gianluigi Aponte a risolvere una crisi industriale che aveva lasciato a casa più di trecento lavoratori escludendo oltretutto Trieste da un know how che pure si era costruita con successo negli anni.

Adesso anche i lavoratori ex Wärtsilä hanno detto «Sì»: 261 aventi diritto, 247 votanti e 243 favorevoli. Un voto plebiscitario, insomma per il referendum con il quale Fiom, Fim e Uilm hanno chiesto di ratificare l’accordo raggiunto sul tavolo sindacale.

Anche la soluzione salariale, che fino a qualche settimana fa sembrava ostacolare la chiusura dell’accordo generale sul futuro del sito industriale, ha dunque trovato una buona mediazione e tutti i commenti convergono nonostante un periodo reso in parte difficoltoso da trattative che si sono svolte su tavoli separati tra sindacati confederali e autonomi: Msc ha previsto un percorso dove ai lavoratori sarà garantita l’integrazione alla Cassa integrazione pari a 210 euro al mese per il periodo di 24 mesi necessario a partire con la produzione.

Ci sarà in futuro una discussione sul sistema premiante ma l’azienda già riconoscerà alle maestranze un superminimo collettivo fisso di 110 euro.

Msc ha espresso anche la volontà di non applicare il Jobs act ai lavoratori oggetto del passaggio dalla multinazionale finlandese, mantenendo invariata la tutela prevista dall’articolo 18, clausola fortemente richiesta da Usb.

Commenti soddisfatti da parte di tutte le sigle sindacali: «È stata approvata con il 99% dei voti favorevoli dei lavoratori ex Wärtsilä l’intesa che delinea la reindustrializzazione del sito di Trieste. Innoway Trieste garantirà la continuità occupazionale dei 261 lavoratori dichiarati in esubero dalla multinazionale finlandese attingendo, in via prioritaria, dall’indotto per il completamento degli organici della futura fabbrica – la dichiarazione del segretario nazionale Fiom Luca Trevisan – . Inoltre, per effetto delle intese raggiunte, Wärtsilä Italia è impegnata a garantire la continuità delle attività industriali dei siti di Trieste, Genova e Napoli e l’occupazione dei restanti 800 lavoratori del gruppo».

Era il tassello che mancava alla soluzione di una vertenza che ha tenuto con il fiato sospeso i lavoratori e l’intera città per due anni durante i quali non sono mancati accordi rinnegati e inaspettate marce indietro.

L’Accordo di programma è raggiunto, domani la ratifica definitiva al ministero delle Imprese e del made in Italy: con organizzazioni sindacali, aziende e istituzioni locali, si dovrà dare attuazione agli impegni e implementare l’iter per la reindustrializzazione del sito triestino.

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