Non si può più parlare di calata dei barbari. Perché i leghisti, in Emilia-Romagna, si sono radicati da tempo. Ma ora, dopo l’ondata giallo verde delle scorse politiche, Matteo Salvini fiuta la preda più ambita. Le grandi città “rosse” emiliane, al voto in concomitanza con le europee. E così il ministro dell’interno si lancia nell’ennesima giornata costellata da comizi elettorali. Tutti identici o quasi: format ad uso e consumo di facebook con discorsi di 15 minuti e giro tra la gente pre o post palco, applausi, selfie, dirette video e tanti slogan. Arriva a Reggio Emilia e attacca i magistrati...