Una sera vi recate a visitare un vostro amico dentista alla periferia di Firenze. All’arrivo, però, non trovate un asettico studio odontoiatrico, ma una sorta di labirintico antro che tanto ricorda una biblioteca borgesiana colma di documenti, vetrine e reperti sparpagliati in «disordine suggestivo». Voi non vi siete accorti ma, mentre eravate in sella alla vostra moto, siete caduti, come Alice, dentro un anfratto del terreno e ora vi muovete sottoterra, in un territorio alieno, in cui scorgete a malapena le fattezze delle creature minuscole, bizzarre, e misteriose che vi circondano in moltitudini. PER OPERA di un vero e proprio...