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Injustice 2, Superman contro Batman

Injustice 2, Superman contro Batman

Games Il cattivo che non ti aspetti

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 5 agosto 2017

Superman è fuori di testa, quei suoi occhi rossi fanno paura quando brillano di una follia controllata a stento, da esaltato; lo vediamo all’interno dell’Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham City, mentre Batman cerca di placare la sua furia omicida e giustizialista. Il Superuomo vuole eliminare tutti i criminali che sono rinchiusi in quel luogo tetro, per eliminare il male alla radice. Batman, che non ha mai ucciso nessuno, ovviamente non ci sta e, con una bomba alla kriptonite, mette temporaneamente fuori gioco l’uomo d’acciaio. Ma arriva Robin! Per fortuna, verrebbe da esclamare. Ma che fa? Si è alleato con Superman e sgozza alle spalle un prigioniero del manicomio, il cattivissimo psicopatico uccisore di decine di donne: Victor Szasz. Non è certo una grande perdita, ma Batman la prende molto male, sia per il tradimento di Robin sia perchè non è mai stato un assassino ne’ un fascista.

Inizia così il secondo capitolo di Injustice, picchiaduro per Playstation 4 e Xbox One che si svolge nell’universo di DC Comics. E’ un preludio traumatico, perchè fa male vedere un Superman così incattivito, ma lo è dal primo episodio, da quando perse la testa per avere ucciso Lois Lane incinta e raso al suolo Metropolis, per un inganno del Joker.

Sviluppato da NetherRealms, già responsabili del notevole rilancio del grandguignolesco Mortal Kombat, Injustice 2 possiede una narrativa serrata, cupa e oscuramente spettacolare che intervalla un combattimento dopo l’altro tra decine di super eroi buoni, super eroi diventati malvagi, super malvagi adesso buoni o sempre cattivissimi. Una sinfonia solenne e funebre che compendia decine di storie e personaggi di DC Comics: da Harley Quinn a Lanterna Verde, da Wonder Woman a Super Girl, da Acquaman a Swamp Thing.

Injustice 2 è un picchiaduro sofisticato, tecnico e talvolta difficile da gestire senza un profondo allenamento, ma è proprio nella modalità single-player che risulta più appassionante, grazie alla forza della trama, alla comparsa continua di personaggi indimenticabili, esaltanti o inquietanti. La profondità, anche etica e politica, dell’intreccio favorisce il desiderio del giocatore di viverla intensamente, di migliorarsi nelle tecniche più complesse di combattimento, mentre quella che sembra una tragedia immane si sta consumando. Ma c’è ancora una speranza, che arriva da lontano.

Imperdibile per gli appassionati di fumetti americani e per gli esegeti di DC Comics che vi troveranno numerosi spunti di riflessione, citazioni travogenti e dolorose sorprese, Injustice 2 è così spettacolare che si rischia di dimenticare che sia anche un eccellente picchiaduro classico, molto violento e coinvolgente; un’opera che dimostra ancora una volta il talento degli artisti di NetherRealm. Malgrado le sue ambientazioni siano nere e disperanti sono disegnate con arte e se chi non è avvezzo a fumetti DC rischia di perdere il filo di una trama così gloriosamente contorta, lo ritroveranno comunque le sue emozioni.

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