Lavoro

Industriali a Mirafiori per un rilancio «armato»

Industriali a Mirafiori per un rilancio «armato» – Fabrizio Floris

Torino Mentre Fca si riavvicina a Confindustria l'unico progetto nuovo è Leonardo con Neuron: un veicolo di combattimento senza pilota

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 1 ottobre 2019

Mirafiori per un giorno finisce al centro delle cronache per via dell’assemblea annuale di Confindustria Torino che ha simbolicamente scelto gli spazi degli ex stabilimenti Fiat, ora vuoti, di Corso Settebrini. Segnale di un possibile riavvicinamento della nuova Fca nell’unione degli industriali da cui era uscita otto anni or sono e tentativo del rilancio degli spazi ora affidati a Torino Nuova Economia.
L’esordio del presidente degli industriali torinesi Dario Gallina è «grazie per essere venuti sin qui a Mirafiori», segno di quanto sia distante da Torino il quartiere che tuttavia Gallina vorrebbe rimettere tra le centralità della città con l’insediamento a Mirafiori del Competence industry manufacturing 4.0, la manifattura del futuro. Cinquantamila mq negli spazi di Mirafiori da destinare alle imprese e ventimila agli atenei torinesi.
Lo slogan dell’assemblea è Torino al cuore dell’Europa perché gran parte dell’economia della città e della regione è legata all’Europa si in termini di scambi economici sia perché dipende dalle decisioni politiche di Bruxelles sulle infrastrutture (vedi Tav). Inoltre la Germania è il primo partner economico del Piemonte e il suo rallentamento ha effetti dirompenti nella regione. Il presidente Gallina si sofferma sulle problematiche che sono al centro dell’attenzione degli industriali: la Brexit il cui effetto per l’Italia sarà almeno di 50 euro in meno pro-capite (in Inghilterra -800 euro), la crescita debole dell’Italia (0,1% nel 2019) e poi lamenta che le risorse per il reddito di cittadinanza e quota 100 sono sottratte alla crescita: «Non si possono redistribuire risorse che non sono state ancora prodotte».
Per Mirafiori il futuro potrebbe essere l’auto elettrica, che ci sarà «se verrà realizzata a livello europeo». Tuttavia, l’Europa appare immersa nell’indebolimento dell’occidente, non c’è più, spiega Paolo Magri dell’Ispi, la gerarchia americana e l’Europa «non riesce a stare in mezzo: c’è una spinta soprattutto da parte americana a schierarsi». Poi c’è la Cina, un esempio di prosperità senza democrazia, «in genere i regimi prosperano per 20 anni, la Cina sta arrivando a 30…», nella storia il benessere si associa con la democrazia. Incertezze che preoccupano.
Assenti gli operai, non dentro, ma fuori da quei cancelli che hanno presidiato per anni. Tutti felici per Mirafiori, ma a leggere quali saranno i progetti del rilancio sorprende la presenza di Leonardo, azienda leader nell’aerospazio difesa e sicurezza, che si presenta con Neuron: «Un velivolo non pilotato per impieghi tattici, un sistema duale per la difesa, la protezione, la sicurezza». Neuron è un unmanned combat aerial vehicle (veicolo di combattimento senza pilota). A Mirafiori, si sofferma Davide Parsi, un lavoratore precario, «aspettiamo il lavoro come la rugiada il mattino, ma sappiamo che le armi non sono il futuro».

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