Prolifica, dissacratrice, romantica, nel corso di un quindicennio Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti, affermandosi per l’originalità del suo teatro in cui la parola è padrona assoluta. All’inizio formando compagini attorali di area romana e legate ai circuiti indipendenti e «underground», per approdare presto nelle maggiori sale italiane e coinvolgere artisti e realtà produttive più convenzionali e strutturate. Intollerante e battagliera, la drammaturga e regista (anche attrice, in Diario del tempo era in scena con Federica Santoro e Roberto Rustioni) analizza i rapporti umani con dedizione e con una netta predilezione per quelli...