«Il termine della vita di un uomo è fissato a cinquant’anni e anche questo mi sembra un periodo fin troppo lungo». Pare siano state queste le ultime parole pronunciate da Ihara Saikaku, poeta e narratore giapponese vissuto nella seconda metà del Seicento e morto cinquantunenne. Oggi, misurata sulle nostre aspettative, la scomparsa di Roberto Bolaño – sopraggiunta proprio a questa età – ci sembra prematura, ma non era inaspettata. Nel 1992, quando era prossimo ai quaranta e aveva da tempo lasciato tanto il Cile in cui era nato quanto il Messico dove trascorse l’adolescenza, si vide diagnosticare un’insufficienza epatica che...