Qualche anno fa (2011), in un saggio erudito e divertito (sempre un’eccellente ricetta) dedicato a Montale e «Playboy», ovvero a un’intervista rilasciata dal poeta al famoso mensile di intrattenimento e cultura per il tramite di Guido Vergani nel febbraio 1976 (il primo titolo in copertina, con in sfondo la foto di rito, era «Si spoglia anche Giovanna Ralli!», sovrastante «Montale: “Nobel ma non troppo”», qualunque cosa volesse significare), Franco Contorbia coglieva alcuni luoghi ricorrenti nelle interviste montaliane, a partire dalla frequente «apologia della “decenza quotidiana”». Riproponendo l’intervista, non segnalata nella bibliografia montaliana allora di riferimento (di Laura Barile, 1977), Contorbia...