Lo scontro è tra chi vuole che l’Aqp, l’Acquedotto Pugliese, resti pubblico e chi, invece, metterebbe tutto in mano ai privati. L’Italia guarda alla Puglia perché qui si stanno confrontando due idee opposte di società». Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra italiana e candidato nella lista Puglia solidale e Verde (formata da Psi, Sinistra Italiana, Verdi, Psi e movimenti e associazioni civiche) a sostegno di Michele Emiliano, non ha dubbi sul valore della partita che si sta giocando. «Dobbiamo difendere il lavoro svolto dal centrosinistra negli ultimi 15 anni, con Nichi Vendola prima e con Michele Emiliano poi. Non possiamo tornare indietro e perdere quelle conquiste sociali che come cittadini abbiamo faticosamente conquistato».

A chi critica Emiliano per le aperture fatte al centrodestra in questi cinque anni, con nomine molto discusse a cominciare proprio da quella di Simeone Di Cagno Abbrescia alla guida dell’Aqp, Bavaro indica nella base di sinistra la forza che impedirà cambi di direzione. «In questi anni» sottolinea «è cresciuto un popolo fatto di esperienze di lotta che sono la garanzia per il futuro di questa terra. C’è un tessuto sociale che contribuirà in modo determinante a guidare le scelte politiche del centrosinistra». I cittadini, dunque, guardiani della politica.

E’ sul sistema integrato dei servizi e sul sostegno alle fasce più deboli che Bavaro teme che la destra, al governo, possa fare più danni. «Il reddito di dignità» ricorda «è stato ideato della giunta Emiliano. Siamo stati i primi a realizzarlo in Italia. Questi risultati vanno difesi perché basta poco per distruggere tutto. E’ per questo che parlo di un vero e proprio scontro ideologico tra un’area che ha dimostrato di essere progressista, la nostra, e quella dichiaratamente di destra guidata da Raffaele Fitto».