C’è un filo stretto che lega i dissensi di Atene con il movimento di Occupy, e poi le sollevazioni di Piazza Tahrir e di Ferguson insieme alle recenti proteste degli immigrati clandestini. Se Judith Butler avesse scritto oggi il suo Notes Toward a Performative Theory of Assembly (pubblicato due anni fa negli Stati Uniti), forse avrebbe dedicato alcune pagine anche alle manifestazioni femministe che stanno occupando la scena mondiale. Tradotto per Nottetempo da Federico Zappino, L’alleanza dei corpi (pp. 347, euro 17) fa la sua comparsa come pietra angolare per comprendere e discutere alcune recenti forme incarnate di «raduno collettivo»....