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In Emilia-Romagna treni e bus «a pieno carico», protestano gli Rls

In Emilia-Romagna treni e bus «a pieno carico», protestano gli RlsPendolari appena scesi da un treno regionale

Covid-19 e Sicurezza I sindacati: Bonaccini pressato da turismo e commercio. Intanto alla Bartolini di Bologna altri 27 contagiati. L'Ausl: valutiamo la chiusura

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 giugno 2020

Nonostante continui ad aumentare il numero di contagiati alla Bartolini con altri 27 positivi ieri che fanno arrivare il totale a quota 91, a Bologna in tutta l’Emilia-Romagna prosegue l’allentamento delle misure di sicurezza. La giunta reginale guidata da Stefano Bonaccini fa entrare in vigore da oggi una delibera che prevede «la ripresa del trasporto a pieno carico», seppur «limitatamente ai posti a sedere».
Se fino a ieri – come in tutta Italia – i viaggiatori sui mezzi pubblici non potevano sedersi vicini oppure di fronte, da oggi su autobus e treni regionali il divieto decade completamente.
Nelle 14 pagine di delibera che accomuna anche la riapertura degli ippodromi e la «limitazione del distanziamento in vasche e aree solarium», Bonaccini motiva la modifica sui trasporti con «l’attuale situazione epidemiologica nel territorio».
Una posizione totalmente contrastata dai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) dei macchinisti che denunciano come «l’occupazione del 100% dei posti a sedere se risolve il problema del sovraffollamento, fa si che però il treno affollato sia la norma e il distanziamento sociale venga meno, fermo restando l’obbligo di indossare mascherine più o meno efficaci. Tale scelta – continuano gli Rls – ha evidentemente motivazioni esclusivamente economiche e che come Rls non ci vede allineati su questa scelta piovuta dal cielo nonostante l’insorgere di focolai in Emilia Romagna».
Ancora più duro il sindacato Sgb (Sindacato generale di base) che chiede «il ritiro immediato dell’ordinanza»: «Una decisione presa in tutta fretta ed in assenza di disposizioni per il personale ferroviario, a dimostrazione di come la giunta Bonaccini sia più sensibile alle pressioni del turismo e del commercio ed ai loro interessi economici».
Tornando alla Bartolini, se il sindaco di Bologna Virgilio Merola parla di «focolaio sotto controllo», il suo assessore al Lavoro Marco Lombardo sottolinea come «dobbiamo evitare che ci sia il tema del bisogno del tornare a lavorare: l’osservanza scrupolosa delle regole potrebbe venire meno in quei settori le tutele sono minori, come appalti e subappalti». Molti lavoratori denunciano di essere stati assunti da Brt con contratti settimanali a contagi già avvenuti, «senza essere stati informai dell’accaduto».
Il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna Paolo Pandolfi ha annunciato che «potrebbe essere una strada quella di sospendere l’attività del magazzino. Abbiamo fatto 328 tamponi amministrativi, autisti e altro personale e anche a 30 persone assunte in sostituzione di contagiati».

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