Riapriamo il dossier minimalismo. Strano dossier a pensarci bene. Si tratta di una corrente, non formalizzata – e certo è uno sbaglio o un eccesso di comodità formalizzare in correnti alcune opere che pure sembrano avere qualcosa in comune tra loro -, a cui i produttori di arti non vogliono appartenere, né in musica né in letteratura né in pittura/scultura/installazioni/ecc. né in ogni altra arte. «…nessuno vuol essere considerato minimalista», scriveva Fernanda Pivano nella postfazione del 1987 all’edizione Garzanti di una raccolta di racconti di Raymond Carver, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore. Carver per primo non voleva, naturalmente. Per...