A rileggerli d’un fiato, i tre scritti composti nell’arco di un quindicennio (dal 1977 al 1991) e ora riuniti da Giuseppe Vacca nel suo In cammino con Gramsci, corredati da un denso saggio di Marcello Mustè (Viella, pp. 220, euro 27), danno l’impressione di un «percorso» assai lungo, perché si collocano esattamente nell’epicentro di una duplice trasformazione: per un verso, coprono il salto dalle ultime propaggini del «trentennio glorioso» all’avvio della «rivoluzione neoconservatrice»; per un altro, vanno dagli ultimi tentativi di «uso» politico del pensiero di Gramsci dall’interno del Pci (il convegno fiorentino del 1977) all’emergere di uno scenario quasi...