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In cabina di regia green pass e nuovi parametri per le zone gialle

In cabina di regia green pass e nuovi parametri per le zone gialleGreen pass – Ansa

In Cdm il nuovo decreto Covid Meloni attacca: «Certificato verde misura economicida. No all'obbligo vaccinale»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 luglio 2021

Sei ricoveri in più in terapia intensiva ieri, nei reparti ordinari più 52: la variante Delta si espande e gli ospedali cominciano a registrarne l’effetto. Necessario quindi adeguare la strategia di contenimento. Il governo propone un cambio nei parametri che determinano le fasce di colore dei territori e l’estensione dell’utilizzo del green pass. Oggi pomeriggio si riunirà la Conferenza delle regioni per arrivare a una posizione comune sui due temi, posizione che verrà sottoposta domani alla Conferenza unificata Stato – Regioni. Quindi, sempre domani, si dovrebbe riunire la cabina di regia del premier Mario Draghi con le forze di maggioranza e, a seguire, il Consiglio dei ministri per approvare il decreto Covid.

GREEN PASS. Il sottosegretario Andrea Costa ieri ha chiarito: «Si va verso il rilascio non più dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino ma dopo il completamento del ciclo». Sul suo utilizzo si dovrà trovare una mediazione: l’obbligo di green pass potrebbe scattare per i trasporti a lunga percorrenza, eventi e manifestazioni con molto persone ma l’ala rigorista vorrebbe estenderlo a piscine, palestre, luoghi di spettacolo e ristoranti al chiuso, discoteche con capienza al 50%. Il decreto dovrebbe prevedere sanzioni per chi entra senza certificazione dove è previsto nonché la proroga dello stato di emergenza al 31 ottobre o al 31 dicembre. «L’idea è modularlo rispetto al quadro della regione – ha proseguito Costa -. Se c’è un peggioramento, ci può essere un’applicazione più ampia».

COME DECIDERE i cambi di colore. Le regioni chiedono di utilizzare l’occupazione degli ospedali come criterio per il passaggio da una fascia all’altra e non l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti. Il ministro Speranza si è già detto d’accorto ma si sta valutando un cambio delle soglie di criticità: si dovrebbe andare in zona gialla se l’occupazione delle terapie intensive dovesse superare il 5% dei posti letto, al 10% per i reparti ordinari. L’ultimo monitoraggio dell’Iss segna per entrambi un livello medio al 2%. «Il green pass può essere utile per aprire ciò che è chiuso. Al ristorante, con i numeri che abbiamo, mi sembrerebbe fuori luogo. Sono d’accordo con Salvini: non può essere richiesto anche per andare in bagno» la posizione del presidente della Conferenza delle regioni, Fedriga.

A DESTRA, Meloni ha bollato l’utilizzo del green pass come «economicida» aggiungendo «no all’obbligo vaccinale». E il capogruppo alla Camera Lollobrigida: «non consiglierei il vaccino a chi ha meno di 40 anni». Salvini, per non farsi scavalcare da Meloni, ha attaccato: «Parlare di obbligo vaccinale per studenti o insegnanti non fa parte del mio modo di pensare. Ognuno deve essere libero di scegliere. L’allargamento del green pass non ha senso, gli italiani sotto i 30 anni domani non potranno vivere. Chi parla di multe e chiusure danneggia gli italiani».

L’ATTACCO AI VACCINI preoccupa il governo. «Non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica» la replica di Speranza. I nuovi positivi ieri sono stati 2.072 su un numero basso di test, 89.089. Indice di positività al 2,3%, 7 i decessi. In terapia intensiva 162 pazienti, 1.188 nei reparti ordinari. Nel Lazio il maggior numero di nuovi casi (434). Ieri alle 17 erano 61.777.255 i vaccini inoculati, 27.311.228 gli italiani con due dosi (il 50,57% della popolazione over 12).

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