Non accenna a dare segni di tregua l’eruzione creativa della vulcanica Satoko Fujii, da Kobe. Nel nome del suo nono lavoro solista, in una carriera in cui sono stati oltrepassati i cento album, è già racchiuso un aspetto della sua arte: Torrent. La musica scorre in effetti torrenziale, mai didascalica, in un flusso libero di idee che travolge. «Non ho deciso nulla, prima. Sono salita sul palco e ho suonato. Ho dato un titolo ai pezzi dopo averli suonati. In qualche modo ho finito col dare a tutti titoli che suggerissero l’idea del viaggio, magari via mare». Light on the...