Di brani pop trasformati in standard del jazz – Gershwin e tutta la scuola americana degli anni ’40 in poi insegnano – è pieno il songbook internazionale. Così non sorprenda più di tanto l’iniziativa di Marco Vezzoso, Alessandro Collina e Andrea Marchesini di scegliere dal repertorio di Vasco Rossi alcune canzoni e trattarle con un gusto ‘cautamente’ jazz. E l’idea – seppur non travolgente – ha un suo perché, in particolare sulle ballate – Sally, Albachiara, Vita spericolata – dove l’afflato melodico è bene in evidenza. Fondamentale l’apporto dell’orchestra diretta da Corrado Trabuio.