Immigrati sul tetto del Cie: “Clandestini per colpa della crisi”
Il Cie di Gradisca
Italia

Immigrati sul tetto del Cie: “Clandestini per colpa della crisi”

Gorizia Dopo una settimana di proteste, in venti salgono sulla struttura. La presidente Serracchiani: «Il Cie va chiuso»
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 18 agosto 2013
La strada è coperta di scritte cubitali – «liberi tutti», «chiudere i Cie», «basta lager». Anche sul muro di cinta del Cie di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) è stata scritta la parola «libertà» in italiano, inglese, francese, greco, arabo, tedesco, russo e sloveno. Per ieri era convocata una mobilitazione della società in protesta per le condizioni di vita nel peggior Cie d’Italia – se può esserci un meglio per questi luoghi – al grido «lasciamo il segno». La situazione era andata peggiorando dal giorno 8 agosto, il Bayram, la festa della fine Ramadan. Quel giorno, gli «ospiti» del Cie di Gradisca...
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