Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, la cosiddetta “variante inglese” del coronavirus rappresenta circa il 18% dei ceppi virali in circolazione sul territorio italiano. Lo ha comunicato il direttore generale della prevenzione del ministero, l’infettivologo Gianni Rezza, nel corso dell’incontro settimanale con la stampa sulla situazione della pandemia. IL DATO DERIVA dall’analisi delle sequenze genetiche di tamponi raccolti tra il 4 e il 5 febbraio. Ma è un numero da prendere con qualche cautela. All’indagine non hanno partecipato tutte le regioni e le province autonome, ma solo 16 su 21. La percentuale media calcolata a...