Dentro un vicolo quattro ragazzi portano in spalla la statua di una Madonna Addolorata dai tratti carnali, vestita in abiti barocchi. Si muovono lenti, nella luce gialla di maggio, sulle note di una piccola street band, seguiti da uno stuolo colorato di curiosi, devoti, artisti. Il regista di questa processione sacro-profana è Ciretta, femminella napoletana che sembra uscita da un testo di Enzo Moscato. Ha vent’anni, un passato pesante alle spalle, e una voce soave e melodiosa con cui intona canzoni in una lingua napoletana antica, versi di litanie e preghiere che provengono da un altrove mistico. Caroline Vonn Der...