Il topografo di Fidel e le campagne sociali
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Il topografo di Fidel e le campagne sociali

Intervista "La gente non leggeva i periodicos murales, ma si fermava davanti ai manifesti"
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 ottobre 2013
Le facciate delle ‘case dipinte’, meraviglie urbane e antiche di Pordenone, sfilano lungo Corso Vittorio. Scenografia ideale per camminare accanto a Olivio Martinez. Al tavolo del ristorante, Olivio guarda il suo bicchiere come a voler trovare nel riflesso del vetro e nel colore del vino le immagini di una vita. Suo padre è la prima figura ad affacciarsi. «Sono nato a Santa Clara, mio padre era a capo di un’Estensione dell’Università. Un iconoclasta, che rifiutava qualsiasi privilegio e parlava otto lingue. A quattordici anni entrai in una fabbrica di tabacco, confezionavo sigari. I soldi che guadagnavo mi servivano per studiare...
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