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Il tedoforo lungo l’Italia dei villaggi olimpici

Il tedoforo lungo l’Italia dei villaggi olimpiciPartita dal Rettorato dell'Università di Torino, la fiaccola delle Universiadi Napoli – Ansa

Universiadi Accesa ieri a Torino, la torcia che il 3 luglio prossimo accenderà a Napoli il braciere della XXX edizione dei Giochi universitari

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 giugno 2019

In Italia gli eventi sportivi internazionali vengono vissuti come “occasione unica” per il rilancio economico e turistico delle città che li ospitano, e tutti anelano ad aggiudicarseli. È questa la politica che caratterizza la candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026, che il Cio assegnerà il 24 giugno, la Coppa del Mondo di Snowbord disputatasi a gennaio in Val di Fiemme, quella di Bialthon ad Anterselva, la prima tappa della Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica svoltasi a Pesaro, la Coppa del Mondo di vela a Genova, le Universiadi che il 3 luglio si inaugureranno a Napoli, i Giochi del Mediterraneo che Bari vorrebbe ospitare, e la candidatura di Torino per le Universiadi del 2025. Il capoluogo piemontese in autunno accoglierà i delegati che parteciperanno al congresso della Fisu (Federazione internazionale sport universitari), chiamati ad eleggere il presidente. Un partito trasversale dello sport, che va dalla Lega ai 5 Stelle fino al Pd, stanzia effluvi di denaro pubblico sia a livello governativo sia per quanto riguarda gli enti locali, per queste manifestazioni sportive internazionali, utilizzati in gran parte per costruire superstrade, corsie preferenziali e villaggi olimpici poi riconvertiti in abitazioni e oggetto di speculazione edilizia. Mentre gli impianti, finito l’evento sportivo, spesso restano sulle spalle della collettività, a volte si riducono a essere utilizzati da pochi, se non in alcuni casi destinati a rimanere vuoti per anni e perfino abbandonati, come accadde per il palazzetto dello sport di Catania, quando nel 1997 fu sede delle Universiadi.

IERI LA TORCIA delle Universiadi del 2019 è partita da Torino e giungerà a Napoli il 3 luglio allo stadio San Paolo dove accenderà il braciere per l’apertura della trentesima edizione delle Universiadi. Una cerimonia che sarà trasmessa in mondovisione e alla quale la città partenopea vorrebbe ben figurare, a cominciare dai notabili politici che non mancheranno di occupare le prime file e nell’attesa da mesi non smettono di mandarsi frecciatine, alimentare polemiche spicciole e assegnarsi meriti, fino ai 1500 volontari, in questi giorni oggetto di partecipate selezioni, che faranno da comparse nella cerimonia inaugurale del 3 luglio all’interno dello stadio San Paolo. Il percorso toccherà nove città italiane nelle quali i rappresentanti delle istituzioni si alterneranno agli sportivi per il passaggio della torcia, che non mancherà di far capolino in Vaticano per essere benedetta.

DOMANI I TEDOFORI usciranno dall’Italia per raggiungere la sede della Fisu e più in generale del Comitato internazionale olimpico (Cio), massimo organo politico-sportivo mondiale. Ieri a Torino la torcia ha percorso il tratto più lungo delle nove tappe previste, sedici tedofori si sono alternati in un tratto di oltre quattro chilometri dal Rettorato al Castello del Valentino, sede del Politecnico, toccando il Museo Egizio. A rappresentare la Campania c’era il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, e Gianluca Basile commissario straordinario Napoli 2019 per le Universiadi, accolti dal sindaco pentastellato Chiara Appendino, che da poco si è aggiudicata i Finals Tennis, il torneo dei migliori otto tennisti mondiali, che il capoluogo piemontese ospiterà dal 2021 al 2025 in cambio di 80 milioni che il governo Conti ha sborsato all’Apt, l’associazione dei tennisti professionisti.

TORINO IERI ha acceso la torcia per mano di Davide Tizzani, per ben due volte olimpionico di canottaggio, perché nel 1959 fu sede della prima Universiade estiva invenzione del piemontese Primo Nebiolo, poi presidente della Fidal (Federatletica italiana atletica leggera) e successivamente per svariati anni patron assoluto della federazione internazionale dal cui scranno trasformò l’atletica mondiale in business-spettacolo, inventandosi i mondiali da disputarsi due anni dopo ogni olimpiade e il Golden Gala delle stelle internazionali. Il Piemonte, qualche settimana fa è passato dal centrosinistra al centrodestra e la Lega è diventato il primo partito con il 37,10% dei voti. Anche nella terra di San Francesco ad Assisi, dove la torcia portata dai tedofori giungerà l’11 giugno, la Lega ha raddoppiato i voti ed è diventato il primo partito riscuotendo il 45,23% dei consensi, mentre nelle elezioni precedenti aveva raccolto qualche migliaio di voti.

LA STAFFETTA degli sportivi, oltre al canottiere olimpionico Davide Tizzani, coinvolgerà anche altri campioni come Jessica Rossi, campionessa di tiro al volo alle olimpiadi di Londra del 2012, Chiara Rebagliati campionessa mondiale di tiro con l’arco, il pugile partenopeo Roberto Cammarelle, olimpionico a Pechino. Inoltre, Marco Morello, Walter Bottega e i ragazzi della società sportiva «Champion Center la Scampia che vince», Massimo Portoghese, Biagio Nettore, Emilia Scarano, Christian Franzese e Andrea Siesto, cui sembra si aggiungeranno alcuni calciatori famosi rispettivamente nelle tappe di Milano l’11 giugno e il 12 a Roma, dove giungerà in Vaticano e nel corso di un’udienza pubblica papa Francesco impartirà la benedizione. Il 18 giugno arriverà a Matera, capitale europea della cultura nel 2019, il 22 giugno la fiaccola entrerà in Campania per toccare i cinque capoluoghi di provincia a partire da Avellino, da dove la torcia sarà portata nell’abbazia benedettina di Montevergine per una seconda benedizione. Dopo l’arrivo dei teodofori il 24 giugno a Benevento, il 26 a Caserta e il 29 a Salerno, il percorso della torcia si concluderà a Napoli il 2 luglio alle 15 con un cammino di 2,3 chilometri da piazza Municipio a piazza Vittoria, attraversando il lungomare, Castel dell’Ovo e infine una sosta al Museo Archeologico Nazionale partenopeo. In tanti a Napoli considerano le Universiadi la grande occasione per il rilancio della città sul piano nazionale e internazionale. È già successo con le follie calcistiche da Sivori a Savoldi fino a Maradona, ma il 14 luglio la fiamma del braciere finiti i fasti delle Universiadi si spegnerà.

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