Scuola

Il Tar blocca la nomina dei dirigenti: a rischio l’inizio dell’anno scolastico

Il Tar blocca la nomina dei dirigenti: a rischio l’inizio dell’anno scolastico

Il caso Tutto sospeso in attesa della decisione prevista per il 5 settembre

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 17 agosto 2024

Sospesa la nomina di 519 nuovi dirigenti scolastici. Il Tar del Lazio ha bloccato in via cautelare le nomine, 25 di queste suò territorio regionale, con la sentenza numero 08844 del 14 agosto 2024. La decisione è arrivata a seguito del ricorso presentato da alcuni candidati al concorso che lamentano irregolarità nelle procedure di selezione. Ora sono tutti a rischio assunzione, così come è a rischio l’avvio regolare dell’anno scolastico 2024/2025. Il concorso riservato per dirigenti scolastici si è concluso i primi di luglio, ed era stato previsto da una disposizione voluta dal parlamento per mettere fine ai contenziosi derivati dalla gestione del concorso ordinario del 2017. Tutta la vicenda sembrava essere giunta finalmente al termine dopo che, il 9 agosto scorso, il ministero dell’Istruzione aveva pubblicato la graduatoria finale dei candidati (poco più di 2.000) destinati a ricoprire i 519 posti vacanti in tutta Italia già a partire dal mese prossimo. Poi alla vigilia di Ferragosto, circa 350 aspiranti presidi distribuiti tra le varie regioni, hanno fatto ricorso al Tar del Lazio ottenendo la sospensione di ogni procedura relativa alla nomina dei vincitori.

«Il ricorso mira a tutelare gli interessi dei docenti impegnati nel nuovo concorso ordinario per dirigenti scolastici 2023, i quali hanno già superato la preselettiva e sono in attesa della prova scritta per il prosieguo delle operazioni concorsuali», spiega il sindacato Udir, che ha incaricato il proprio segretario nazionale, Dario Tumminelli, di richiedere l’intervento urgente del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, affinché venga prestata massima attenzione alla procedura concorsuale.

«Avevamo già avviato le procedure per l’inserimento dei nuovi dirigenti», ha dichiarato Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. «Ora siamo in attesa di indicazioni dal Ministero». Tutto sospeso e rinviato al prossimo 5 settembre, dunque, quando il Tar si riunirà per esprimersi in merito al ricorso, lasciando immaginare tempi incerti per la conclusione dell’iter concorsuale. Non si può escludere neanche un ulteriore grado di giudizio: i ricorrenti, infatti, hanno annunciato che si rivolgeranno alla Consiglio di Stato se il Tar dovesse esprimere un parere sfavorevole alle loro richieste.

Le ipotesi per il prossimo futuro sono svariate: l’assunzione con riserva dei dirigenti fino al verdetto del Tar, la nomina di presidi reggenti per le scuole scoperte, o un’ulteriore proroga della reggenza per i dirigenti già in carica. Quest’ultima opzione, anche se temporanea, potrebbe comportare disagi nel passaggio di consegne.

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