Il Sudan scivola verso una dittatura militare sempre più brutale e sanguinaria ma la popolazione non si arrende e prosegue le proteste mai cessate dal golpe del 25 ottobre. I comitati popolari e varie associazioni sudanesi hanno lanciato ieri appelli a intensificare manifestazioni e disobbedienza civile in risposta alla strage di lunedì in cui almeno sette dimostranti sono stati uccisi dalla polizia. I feriti sono stati un centinaio. Le forze di sicurezza hanno fatto fuoco contro migliaia di manifestanti a Khartoum, a Wad Madani e in varie regioni del Paese, portando a 71 il totale dei morti da quando la...