Il silenzio del governo sul record di morti per lavoro di giovedì
Fiori che ricordano un morto sul lavoro – Foto LaPresse
Lavoro

Il silenzio del governo sul record di morti per lavoro di giovedì

Strage Infinita Le cinque vittime completamente ignorate da Meloni. La Cgil: si sono dimenticati anche il tavolo promesso
Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 maggio 2023

Intervenendo ieri al Festival dell’Economia di Trento Giorgia Meloni non ha fatto alcuna menzione ai morti sul lavoro.

Giovedì è stato superato il record di vittime nello stesso giorno: ben cinque. A Milano un giovane di 25 anni del Bangladesh nel primo giorno di lavoro in un’azienda tessile è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario; a Bagolino (Brescia) un uomo di 33 anni mentre potava alcuni alberi. A Macherio (Monza) un operaio di 60 anni dopo essere caduto da un’impalcatura di un cantiere edile. A Portoscuso (Sulcis) un uomo di 58 anni è caduto in un compattatore di rifiuti. A Rende (Cosenza) un uomo di 62 anni è precipatato da un ponteggio.

Mentre rimangono tre al giorno da tempo immemore.

«Cinque morti sul lavoro in ventiquattr’ore: infortuni mortali registrati nelle regioni del Nord come in quelle del Sud e che confermano il mancato rispetto di norme e regole nei luoghi di lavoro – attacca la Cgil – . La sicurezza parte dalla prevenzione e dalla vigilanza, dalla medicina di prevenzione per la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, tagliate da anni insieme al servizio sanitario nazionale. Occorre investire in salute e sicurezza. Come era prevedibile, gli incontri che il governo ha promosso mesi fa con i sindacati non hanno avuto continuità e alcun esito», conclude la Cgil.

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