Quando il filosofo argentino Ernesto Laclau nomina il regime neo-liberale come forma attuale del sistema dominante,non avverte la necessità di pensare a una critica pratica, molecolare, dello specifico potere egemonico di tale regime neo-liberale. Come è stato osservato (da Domenico Tarizzo nella sua Introduzione a Ernesto Laclau, La ragione populista, Bari, 2008), Laclau non avverte, anzi non può avvertire, tale necessità in quanto è interno alla «logica dei significanti vuoti», in quanto è interno alla prospettiva di «costruire dei linguaggi in grado di fornire elementi di universalità». In sostanza, la costruzione politico-discorsiva del popolo ha come suo carattere costitutivo l’alternatività...