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Il sesso armato in tempi di pandemia

Diario di confino Qualche insonne ci ha informato che, dopo un Tg Rai della notte, una sessuologa non meglio identificata ha fornito consigli sul sesso in tempi di pandemia. Premesso che sarebbe meglio […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 aprile 2020

Qualche insonne ci ha informato che, dopo un Tg Rai della notte, una sessuologa non meglio identificata ha fornito consigli sul sesso in tempi di pandemia. Premesso che sarebbe meglio astenersi, secondo lei, sono ammessi rapporti genitali con relativo spargimento di liquidi fra conviventi, ma con mascherina e a distanza di almeno 40 centimetri tra i volti.

Terminato l’amplesso, sarebbe opportuno che i due dormissero in letti separati perché durante il sonno si sputacchia e si starnutisce a nostra insaputa.

Avrei alcune obiezioni da fare all’esperta.

1) Come si fa a unirsi genitalmente ricordandosi di tenere i visi lontani 40 centimetri? Il sesso, quello fatto per desiderio e non per solo bisogno di penetrazione, implica anche l’oblìo della ragione. Se riuscire a restare eccitati con un pezzo di stoffa sopra naso e bocca è un’impresa, credo che tenere monitorati quei 40 centimetri durante il su e giù deprimerebbe anche Rocco Siffredi, ed è tutto dire.

2) Suppongo che, dovendo tenersi la maschera, la bocca non si possa usare per le pratiche ben note che si svolgono nelle parti più basse, ma pare che questo la sessuologa non lo abbia specificato perché, sebbene parlasse di notte, era pur sempre sulla Rai e lì certe parole come fellatio sono considerate peggio di una bestemmia, ahinoi.

3) Mentre ci si strafugna con i corpi ci si passa di tutto, sudore, saliva, respiri e tutto ciò nonostante la maschera che, secondo me, mica sta buona e incollata sulla bocca per tutta la prassi. Di conseguenza, che senso ha passarsi tutto quel bendiddio durante l’unione per poi dormire in letti diversi? E quelli che non hanno due camere, che fanno? Si giocano a dadi il divano o il sacco a pelo steso sul pavimento in cucina?

L’industria del porno, sempre solerte ad adattarsi alle novità, già da un mese ha messo in circolazione video e film in cui i/le pornostar si accoppiano con addosso tute, maschere, caschi e occhiali. Quel sesso armato è la cosa più ridicola che abbia mai visto ed evidenzia l’essenza del porno, ovvero la miseria della ginnastica da letto, che è tutto tranne erotismo. Detto ciò, scegliete bene le sessuologhe a cui chiedere consigli.

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