È capitato a molte e molti, durante le clausure che ci sono toccate nell’ultimo anno e mezzo, di approfittare di quei giorni forzatamente liberati per passare in rassegna vecchie foto, souvenir di vacanze lontane, oggetti rimasti a lungo sepolti in fondo ai cassetti. Impossibilitati a muoverci nello spazio, abbiamo finto di rimettere in ordine le nostre case per potercene allontanare, viaggiando nel tempo. COSÌ TRA GLI ALTRI ha fatto Gian Piero Piretto, celebrato studioso di cose russe e sovietiche, felicemente poco inscrivibile in una categoria precisa: slavista in primo luogo, certo, e al tempo stesso conoscitore attento di cultura visuale,...