«In primavera vi è foschia, in estate vi è il cuculo che mostra la sua presenza tra le verdi foglie, in autunno vi è il cielo serale che ispira tristezza, in inverno vi è la neve del primo mattino. Tutti questi sono il «sapore del cha no yu». (Kobori Enshu, Testi di Kobori Enshu scritti e gettati via). Cha no yu, letteralmente «l’acqua calda del tè», è il termine originale per definire il rito che noi oggi comunemente traduciamo in lingua occidentale come «cerimonia del tè». Senza sapere che il primo a utilizzare la parola «cerimonia» in questo ambito fu...