Il rigore della critica al pensiero dominante
Un ritratto di Augusto Graziani – Foto Pino Guerra/Nouvelle Presse
Cultura

Il rigore della critica al pensiero dominante

Addii La scomparsa di Augusto Graziani, uno dei più importanti economisti italiani. Da Keynes a Marx. Sulle sue opere si sono formate più generazioni di studiosi. Critico verso la moneta unica, riuscì ad anticipare i limiti politici e sociali dell’Unione europea
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 gennaio 2014
Augusto Graziani è morto ieri, a Napoli, pochi mesi dopo le celebrazioni per i suoi ottant’anni. Scompare così il maestro di una intera generazione di economisti italiani, raffinato innovatore delle idee di Marx e Keynes e acutissimo critico dei luoghi comuni su cui regge il consenso verso la politica economica dominante. Nell’opera di ricerca, così come nella didattica e nella divulgazione, Graziani ha incarnato una miscela per certi versi unica di rigore intellettuale, potenza dialettica e delicatezza espressiva. Una figura minuta, quasi a simboleggiare la fragilità della condizione umana, che manifestava una sincera empatia verso chiunque fosse soggiogato dalla durezza...
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