Il premio Nobel per la medicina di quest’anno va a un giapponese, il biologo cellulare settantunenne Yoshinori Ohsumi, del Tokyo Institute of Technology di Yokohama, per aver spiegato i meccanismi dell’autofagia. Come spesso accade con le previsioni sui premiabili, chi pensava che il Karolinska Institutet svedese coronasse già quest’anno la tecnica di editing genetico Crispr, di cui ci siamo occupati molto su queste pagine, è rimasto deluso. Jennifer Doudna ed Emanuelle Charpentier sono restate a bocca asciutta: è probabile che fino a quando non verrà risolta la milionaria controversia brevettuale che vede le due ricercatrici scontrarsi con Feng Zhang del...