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Il reggente Casaleggio a Roma per la «democrazia diretta» 2.0 del M5S

Il reggente Casaleggio a Roma per la «democrazia diretta» 2.0 del M5SDavide Casaleggio – Lapresse

«Che mestiere fa lei? Pensionato? E che lavoro faceva prima? Si occupava di telefonia? Bene, quando ci sarà da scrivere una legge sui doppini del telefono lei da semplice cittadino […]

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 agosto 2017

«Che mestiere fa lei? Pensionato? E che lavoro faceva prima? Si occupava di telefonia? Bene, quando ci sarà da scrivere una legge sui doppini del telefono lei da semplice cittadino potrà finalmente dare il suo contributo!». Così Beppe Grillo, che il ruolo di testimonial ce l’ha nel sangue, si rivolse ad uno spettatore in prima fila ad un comizio del Movimento 5 Stelle alle porte del quartiere Zen di Palermo, prima della ultima tornata di amministrative dello scorso giugno. Grillo parlava della piattaforma Rousseau, il sistema operativo del M5S.

Il giorno della scomparsa di Gianroberto Casaleggio comparve online. Oggi si presenta online in versione rinnovata. Il parlamentare grillino Danilo Toninelli non usa mezze misure per presentare all’associazione della Stampa estera Rousseau 2.0: «È un grande giorno ». Accanto a lui c’è Davide Casaleggio, che si limita a una breve introduzione e a qualche risposta piccata alle domande dei giornalisti. Il discorso è ormai noto: il M5S e i suoi supporti digitali annunciano una nuova era in cui i cittadini «potranno direttamente decidere il loro futuro».

Ma dagli esordi di questa storia è passato qualche anno, si amministrano città importanti, emergono fatti. Toninelli e Casaleggio, ad esempio, dovrebbero essere al corrente di un dato che nel M5S ammettono a microfoni spenti e con un pizzico di imbarazzo: la pagina web col programma elettorale di Virginia Raggi, carta d’identità del grande cambiamento in Campidoglio, raccolse un numero di visite minimo.

«Lo sviluppo tecnologico consente alle persone di riunirsi», dice Toninelli. Il fatto è che Rousseau pare pensato più per far dialogare eletti ed elettori che per incentivare la cooperazione dal basso. Assomiglia più a un organo di legittimazione della rappresentanza dall’alto che a un forum di discussione. Davide Casaleggio indica un obiettivo:«Oggi abbiamo circa 140 mila iscritti: vogliamo allargare la partecipazione e arrivare a un milione entro la fine del prossimo anno». I numeri attuali non sono stupefacenti, soprattutto se si rapportano al consenso di cui gode il M5S nei sondaggi. Circa 30 mila iscritti in media partecipano alle votazioni (spesso limitandosi a scegliere tra opzioni preconfezionate).

Tra le proposte di legge discusse online, quella su quello che i grillini chiamano «reddito di cittadinanza» è la più gettonata: ha avuto «8 mila commenti». «Mai nessuno al mondo ha creato questa cosa», enfatizza Enrica Sabatini, consigliera comunale a Pescara, passando in rassegna alcune slide. Dalle quali si evince che su 6400 proposte di legge quelle giunte in parlamento sono ben quattro. C’è poi la sezione «e-learning»: 4300 utenti hanno affrontato i test per 25 mila pagine visualizzate. Sabatini incappa in una specie di lapsus freudiano: parlando della sezione chiamata «lo scudo della rete», che recluta avvocati che si mettono a disposizione del M5S, dice che «sfrutta l’intelligenza collettiva». «Non possono dire che siamo di destra o di sinistra – sostiene ancora Toninelli – Decidono i cittadini in base alla loro conoscenza, non possiamo che essere post-ideologici». Tra le (poche) novità la recente funzione «Call to action», che ha lo scopo di sostituire i Meetup, i forum online dai quali nacque il M5S sono considerati ormai poco controllabili. Grazie a questa sezione, spiega Sabatini «un cittadino può organizzare azioni sul territorio». Ad esempio? «Organizzare raccolta sangue, corsi di formazione o magari percorsi turistici». Le «azioni» sulla piattaforma sono «oltre duecento». La preannunciata apertura di Rousseau ai non iscritti è parziale: avranno adesso la possibilità di osservare.

Poi un giornalista spagnolo inchioda Casaleggio: «Parlate di democrazia diretta, ma a lei, di preciso, chi da chi è stato eletto?». Lui risponde ribadendo il suo ruolo di semplice «supporto». Anche se solo qualche minuto prima ha garantito sostegno a Virginia Raggi parlando esplicitamente a nome del M5S. Oggi comincia il tour agostano del ticket Di Maio-Di Battista, lunga marcia verso il voto regionale di novembre. A settembre, al raduno nazionale di Rimini, si annuncerà il candidato premier. Previa votazione su piattaforma Rousseau.

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