Renzi ha invertito con destrezza le priorità da lui stesso annunciate, puntando sulle “riforme” in Italia per tentare di ottenere flessibilità, anziché insistere per modificare l’austerità europea. Per ammorbidire l’austerità che tuttora domina nelle politiche europee non bastano i giochi di parole. In realtà Renzi è in continuità con Monti e Letta più di quanto non voglia ammettere. Tanto che tra i “compiti a casa” e le “riforme” c’è sostanziale continuità. Nell’Europa dell’austerità è portato ad esempio chi i “compiti” li ha già fatti e, secondo Draghi, ha ottenuto risultati migliori dell’Italia, quindi spazi per accomodamenti non ci sono. Altrimenti...