Lo volle fortissimamente Walter Veltroni, il primo segretario del Pd, quello che nel 2008 varò lo statuto degli «Stranamore» (il copyright è di Franco Marini, si riferiva non amichevolmente ai professori Stefano Ceccanti e Salvatore Vassallo che lo avevano scritto). Volle inserire il referendum degli iscritti fra i principi fondamentali del partito nascente, insieme alla vocazione maggioritaria e al segretario eletto dagli elettori. Art.27, «forme di consultazione e di partecipazione alla formazione delle decisioni del Partito». Può essere «consultivo» o «deliberativo». Per convocarlo serve la richiesta «del Segretario nazionale ovvero la Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta...